La Banca di Roma al servizio del professionista
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Il credito su pegno
 

UN ISTITUTO ANTICO PROIETTATO VERO IL FUTURO

Tra le attività della Banca di Roma un posto a parte spetta al credito su pegno. Nella storica sede che domina Piazza del Monte di Pietà la Redazione de La rivista dei Curatori Fallimentari ha incontrato il Direttore della Sede Roma-Centro Dr. PASQUALE SANTOMASSIMO ed il Capo della Filiale Dr. MASSIMO CARLINI con i quali ha svolto una panoramica su questa particolarissima forma di credito.

Quali sono le origini del credito su pegno ? 
Il Monte di Pietà di Roma è il più grande e, per anzianità, è secondo solo a quello di Perugia. Venne istituito con la Bolla di Papa Paolo III Farnese il 9 settembre 1539. Furono gli ordini dei frati francescani e dei domenicani che nei secoli XV e XVI diffusero in Italia l’idea dei Monti di Pietà con lo scopo principale di combattere la piaga dell’usura.
Non si trattava, però, di enti di beneficenza perché, per ottenere un prestito, occorreva pur sempre disporre di un bene da offrire in garanzia e che sarebbe stato successivamente recuperato restituendo la somma ricevuta maggiorata degli interessi. Fin dai primi del ‘600 il Monte di Pietà si trasferì nella sede attuale la cui facciata, severa e disadorna, è arricchita dall’altissimo campanile a vela e reca un bell’orologio e la lapide di Papa Clemente VIII riccamente incorniciata con un’edicola a quattro stemmi che risale all’anno 1600. All’interno il palazzo conserva un autentico gioiello del Barocco romano: la cappella, alla quale hanno lavorato in tempi diversi insigni architetti. Nonostante una certa letteratura romantica abbia enfatizzato il concetto del Monte come “ultima spiaggia”, la storia ci attesta che al prestito su pegno si sono rivolti le regine di Svezia, di Polonia, di Spagna, diversi papi e cardinali nonché artisti e condottieri.

Qual è l’utilità attuale del credito su pegno?
L’operazione di cui parliamo ha una vera natura creditizia: è un prestito con garanzia di beni e, ci tengo a ribadirlo, non è un’elemosina. E’ particolarmente indicata in tutti i casi in cui serve liquidità immediata per un breve periodo di tempo. Il mondo imprenditoriale, talvolta, l’adotta per il pagamento dell’IVA, in caso di temporaneo scompenso delle entrate. Oppure per cogliere al volo un affare che potrebbe sfumare. I tempi di erogazione poi sono rapidissimi: abbiamo liquidato anche 500 milioni in 2 ore e si può quindi dire che si tratta dell’operazione di credito più celere di ogni altra. Inoltre la polizza del prestito su pegno, anche se non è un titolo di credito, è un titolo che legittima il portatore a riscattare il bene dato in pegno: ciò agevola la fattibilità dell’operazione e, volendo, anche l’anonimato del vero prestatario.

Quali beni possono offrirsi in pegno?
Sia beni preziosi che non preziosi. Tra i primi è ovvio citare gli oggetti d’oro o d’argento; tra i secondi, oltre alle classiche pellicce, si possono indicare i tappeti, le macchine fotografiche, ma anche oggetti elettronici, dalle cineprese, ai videoregistratori, ai computer. Tutti questi beni, durante il periodo in cui dura il pegno, vengono conservati con una cura speciale che li lascia inalterati nel tempo. Proprio per tali caratteristiche il servizio viene anche utilizzato dalla nostra clientela per la semplice custodia dei beni, non finalizzata essenzialmente all’ottenimento di una disponibilità economica.

Chi stabilisce il valore dei beni e quindi l’ammontare del prestito?
La Banca di Roma si avvale di esperti dei vari settori merceologici ammessi allo specifico servizio. Le loro conoscenze sono altamente specialistiche ed offrono le massime garanzie per una corretta individuazione del valore del bene offerto in pegno. Vantiamo un “laboratorio gemmologico” che è una delle più antiche istituzioni del mondo e che dal 1929 svolge anche il servizio pubblico di controllo delle pietre preziose. Talvolta è accaduto che della speciale professionalità dei nostri esperti si siano avvalsi anche organi di Giustizia. L’obiettività di questi tecnici è del resto importante non solo per l’erogazione del prestito, ma anche per la fase di recupero del credito, qualora entro un certo tempo dalla scadenza della polizza nessuno si presenti a riscattare i beni.

Come e dove avvengono le aste, come si partecipa ?
Soltanto il 3% dei beni impegnati non viene riscattato. Si tengono aste ogni giorno lavorativo dalle 8,30 alle 14,00. Nei giorni precedenti a quello fissato per la gara i beni vengono esposti presso le nostre sale e chiunque può vederli, esaminarli e leggere negli appositi cartellini la descrizione ed il valore assegnato dai nostri esperti. Il personale della Banca, sempre presente, è a disposizione per assistere ogni interessato. Si può prendere parte alla competizione in diversi modi. Per chi preferisce la discrezione, c’è la possibilità di depositare in busta chiusa l’importo che si è disposti a pagare per vedersi aggiudicato l’oggetto che interessa (offerta segreta). In sala, invece, vengono effettuate le offerte pubbliche. Solo dopo l’ultimo rilancio si aprono le offerte segrete. L’importo più alto si aggiudica l’asta. Nel caso in cui l’offerta più alta sia stata formulata segretamente, si prescinde dal prezzo indicato in busta aggiudicando l’oggetto sulla base di un incremento del 5% rispetto all’offerta più prossima a questa. Con l’introduzione dell’offerta segreta si sono molto ampliate le categorie della clientela e, con un po’ di pazienza e dopo alcuni tentativi, si riescono a fare buoni affari. Anzi è un modo veramente divertente di fare affari investendo ciò che ognuno ritiene per abbellire la propria casa, arricchire collezioni, procurarsi una macchina fotografica di pregio ad un prezzo conveniente e conoscendone l’effettivo valore. I prezzi di aggiudicazione risultano sicuramente molto convenienti rispetto al valore di mercato. Un numero sempre crescente di clienti si avvicina alle nostre aste, anche invogliato dalle “vendite speciali” che sono state lanciate di recente e con un afflusso di 10/12.000 persone. Se ne fanno in prossimità del Natale e della Pasqua riservando a queste occasioni gli oggetti più belli. 
Passeggiare nelle sale di esposizione del Palazzo di Piazza del Monte 
è anche un modo per trascorrere il tempo tra affari e curiose sollecitazioni. 
Un binomio sempre più raro. Veramente PREZIOSO !